Il Prof. Francesco Benazzo racconta il progetto Custom Link
Possiamo scegliere un vestito da mettersi addosso adatto a noi, e andare dal sarto che ce lo fa assolutamente su misura. Poi c'è il concetto invece della sartoria industriale, dove lo stesso abito viene prodotto in dieci misure diverse, ecco immagina di costruire un abito in duecento misure diverse.
Questo esiste anche in ortopedia perché ha determinato che i prodotti possono essere costruiti esattamente per lei, non vale una chirurgia primaria, vale soprattutto per la la chirurgia di divisione dove parleremo di difetti ossei per riempire i quali, per ricostruire l'anatomia normale che funzioni bene per il paziente, non basta quello che è ottenibile con una scatola di quelle già pronte ma abbiamo bisogno di un prodotto costruito apposta. E' una "customizzazione", dall'inglese "custom", cioè apposta. Tutto questo ha un costo, un costo molto elevato, non può essere applicato alla massa dei pazienti. Gli ultimi dati sono di circa 100.000 interventi di protesi d'anca primarie in Italia, all'anno. Quindi è impensabile di fare 100 mila cotili steli personalizzati.
Con la divisione delle risorse una delle domande che mi sono posto già dalla prima settimana dalla crisi Covid e che ho anche comunicato in interviste, in lavori che ho seguito, è "ma quale sarà il futuro dell'ortopedia se non ci saranno le risorse economiche per sostenere il costo di questi impianti?"
Lei ha bisogno di una protesi d'anca, non cammina più, ha dolore e il nostro servizio sanitario non è in grado di dare la protesi d'anca corretta o di non dargliela proprio, questo è impensabile considerato anche il volume di tasse che noi paghiamo ogni anno, e allora io posso con un esame radiologico ben fatto capire che cosa serve per pazienti in termini di misure e dimensione di uno stelo o di una coppa. Con lo stelo, se ne ho 150 misure diverse, è molto più semplice avere lo stelo che si adatta perfettamente al paziente, quindi è una questione di organizzazione, imaging radiologica, plaining. Si chiede alla Link "Ho bisogno di quello stelo di quella dimensione, e in quella serie c'è anche quello che sarà per lei, e che non è quello che serve per me, e quindi non viene forzata l'anatomia ma si adatta con lo stelo alla sua anatomia e non viceversa, ecco questo è il progetto, ma è il progetto del futuro. E' il progetto del futuro perché se pensa che se uno stelo, una coppa, una protesi di ginocchio per essere immagazzinata in 10 mila ospedali nel mondo, perché il chirurgo possa avere a disposizione tutti i giorni, tutte le taglie per i pazienti, ha un costo di inventario per le ditte che è assolutamente spropositato. Se si può associare una diminuzione del costo d'inventario perché il materiale non è più depositato vicino l'ospedale, ma è per quel paziente, per quel giorno, insieme il miglioramento della qualità del prodotto che viene applicata al paziente, è un perfetto connubio per il futuro della chirurgia ortopedica.